Mercoledì 20 dicembre è scomparsa la disegnatrice francese Annie Goetzinger.
Pubblicherò sul blog una serie di post a lei dedicati.
Inizio col riprendere un paragrafo di uno scritto che ho dedicato ai personaggi femminili del fumetto, Le figlie di Barbarella, pubblicato sul numero monografico di IF del 2001.
Le autrici
Se negli anni Sessanta le riviste pullulano di donne, non si può certo dire la stessa cosa per le redazioni (Bretecher a parte). Le cose cominciano a cambiare nel decennio successivo, ma in modo lento e a volte traumatico, come testimonia la carriera di Annie Goetzinger, classe 1951, allieva di Pichard. Dopo essersi vista rifiutare i suoi primi lavori dai redattori di Pilote, nel 1971 crea Fleur, per la rivista per bambine Lisette.
Fleur è una ragazzina che deve di volta in volta confrontarsi con qualche aspetto del mondo degli adulti, risolvendo le situazioni sempre in modo anticonformista. E anticonformisti sono anche i disegni della Goetzinger, al punto tale che il suo personaggio viene soppresso dopo pochissime storie.
Annie ritenta allora la strada del fumetto per adulti e riesuma un vecchio progetto: la riduzione del film di Jacques Becker Casco d'Oro, la storia di una prostituta ambientata negli ambienti malavitosi parigini.
Rispetto al film però, nel fumetto vengono enfatizzate maggiormente le difficoltà della donna di emanciparsi dal potere maschile. Con Felina (1979) invece, pubblicato nel 1979 su Circus sulle sceneggiature di Victor Mora, Annie si rifà apertamente alle trame dei feuilletton.
Nel 1980 Les Humanoides Associés dedicano ad Anne Goetzinger un volume cartonato, Curriculum BD, che raccoglie la maggior parte della sua produzione. Oltre ai vecchi episodi di Fleur sono da rimarcare varie storie autoconclusive che hanno per protagoniste delle adolescenti. Chère Pelle per esempio, sceneggiato da Jean Giraud, è lo sbalordito ritratto di Chaterine, una ragazza afflitta da bizarre manie, e della sua famiglia. Enquete au college è una storia scritta da Rodolphe che ricorda le atmosfere di Picnic at Hanging Rock e ambientata in un collegio femminile. Surreale è anche il racconto di Jacques Lob e intitolato Xacooma, "la ragazza del deserto, provvidenza dei fuggitivi".